Panel “Generazione vincenti: l’Italia degli ultimi titoli mondiali”

Giornata da Campioni del Mondo per Quarto Tempo. Nella kermesse organizzata dalla Lega Nazionale Dilettanti è stato organizzato il panel Generazione vincenti: l’Italia degli ultimi titoli mondiali con la partecipazione di Gianluigi Buffon, capo delegazione della Nazionale, e Giancarlo Antognoni, capo delegazione della Nazionale Under 21. L’incontro, moderato dal decano dei giornalisti sportivi italiani Marino Bartoletti, ha permesso di ripercorrere le due cavalcate memorabili che hanno portato alla vittoria dei due titoli nel 1982 e nel 2006, con un approfondimento sulla gestione dei gruppi da parte dei commissari tecnici Bearzot e Lippi.

Momento emozionante il ricordo dei campioni dell’82 che non sono più presenti fisicamente tra noi, ma sempre nei nostri ricordi e nei nostri cuori, con un applauso da parte di tutti i presenti. Entrambi, rispondendo alle domande precise, puntuali e stimolanti di Bartoletti, hanno risposto a cuore aperto, senza filtri, ripercorrendo la propria vita “azzurra” dagli inizi ai giorni nostri. Entrambi hanno ribadito l’importanza della maglia azzurra.

“Quando si inizia a giocare a calcio da bambini, partendo dalla gavetta, si sogna sempre di indossare la maglia azzurra – così Giancarlo Antognoni –; ho lasciato casa a 15 anni, una esperienza che mi ha migliorato e maturato come persona. A 17 anni ero in Serie D, Azeglio Vicini mi convocò nella Nazionale Under 18 e dopo due anni feci l’esordio in Serie A. Da lì, l’esordio in Nazionale contro la grande Olanda, poi i Mondiali 78 dove raggiungemmo il quarto posto e poi la splendida cavalcata dell’82″.

Anche Buffon ha parlato con tanto coinvolgimento.

“Per me indossare la maglia azzurra ha significato orgoglio, scendere in campo per non deludere le persone, per rappresentare la bellezza del nostro Paese e tutto ciò mi spingeva a dare il massimo”.

I ricordi dei tecnici Bearzot e Lippi, persone che hanno forgiato i gruppi vincenti a propria immagine, competenti, autorevoli e credibili, che nonostante le difficoltà, hanno difeso fino alla fine le proprie scelte dando maggiore consapevolezza ai propri giocatori. Ci si è soffermati, poi, sullo stato attuale del calcio italiano, dal dare maggiore spazio ai giovani fino all’attuale obiettivo da raggiungere, la qualificazione al prossimo mondiale.

“Ho una sana serenità ed un sano ottimismo – così Buffon a tale ultimo riguardo – che mi fa pensare che quello che ci hanno detto le ultime partite è che qualcosa si sta muovendo nel cuore, nell’anima, nel senso di appartenenza non solo dei giocatori, ma di tutto l’ambiente, anche della stampa. Il nostro unico pensiero è quello di ripagare la scelta del Presidente Gravina raggiungendo la qualificazione. A Gattuso dico di continuare così, di non perdere questa passione e questa energia che sta contagiando tutti”.

La chiusura dell’incontro è spettato al padrone di casa, il Presidente Giancarlo Abete, il quale ha ricordato ai numerosi presenti che sul palco ci fossero tre campioni del mondo, uno del 2006, uno del 1982 ed il campione del mondo dei giornalisti, Marino Bartoletti.

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