La seconda giornata di LND Quarto Tempo – L’Innovazione del Calcio Dilettantistico ha avuto come protagonista il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, che a Ferrara ha preso parte a due momenti distinti ma complementari: prima al panel dedicato all’impiantistica sportiva, poi al dialogo istituzionale con il Presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Giancarlo Abete. Due incontri che hanno messo al centro la sostenibilità delle infrastrutture e la visione condivisa tra Governo e LND per il futuro del calcio di base.
La mattinata si è aperta con il panel Iniziative, Progetti e Sperimentazioni – LND Impianti e sinergie con ANCI e Istituto per il Credito Sportivo e Culturale, alla presenza del Ministro Abodi e dell’Amministratore Delegato di LND Impianti, Christian Mossino.
Il dibattito ha toccato i temi della pianificazione territoriale, della gestione del patrimonio pubblico e della rigenerazione energetica delle strutture sportive.
“Il patrimonio pubblico rimane troppo spesso bloccato – ha sottolineato Abodi – e occorre valorizzare gli investimenti, capire come adeguare gli impianti sportivi alle nuove esigenze. Il dialogo con le istituzioni deve essere costante: non è più scontato che un campo di calcio si riempia come accadeva una volta. Oggi serve promozione, servono impianti efficienti, sicuri e sostenibili. L’opera di Carlo Tavecchio, in questo senso, è stata preziosa: il versante della sostenibilità ambientale è stata una sua intuizione da seguire, perché ha fatto da precursore”.
Il Ministro ha posto l’accento sulla necessità di una mappatura aggiornata del patrimonio sportivo nazionale.
“Le banche dati devono essere comunicanti tra loro per conoscere la reale condizione degli impianti, l’accessibilità, la sicurezza, la tenuta energetica. Solo così possiamo programmare interventi mirati, individuare le priorità e, quando serve, ripensare le strutture per nuovi utilizzi, anche diversi dal calcio, come ad esempio il cricket o qualsiasi altro sport. Gli impianti non possono essere abbandonati: lo sport deve poter svolgere la sua funzione sociale”.
Richiamando il bando Sport e Periferie, Abodi ha ribadito il ruolo strategico dei Comuni nel rilancio delle infrastrutture di base.
“Sono risorse preziose che vanno investite sul territorio, perché i Comuni possono fare moltissimo per lo sviluppo dello sport. Dobbiamo consentire allo sport di fare bene il proprio lavoro, come giustamente ricorda il presidente Abete”.

